In questo caso la socialità umana non pone l’accento sulla
destinazione naturale di ogni individuo, ma sulla sua appartenenza sociale.
L’esistenza umana non si svolge solo in reciproca relazione con altre
esistenze, ma “in una società determinata”, all’interno della quale
l’individuo compie, nel breve spazio della sua vita, le esperienze comuni ad
ogni essere umano:
crescere, imparare, conoscere nuove persone,
operare scelte autonome nel campo affettivo e quello personale.
In questa società determinata ogni esperienza di cui l’uomo è protagonista avviene all’interno di un contesto di norma, di valori, di modelli d’azione e di valutazione socialmente determinati. È proprio la consapevolezza di questo aspetto a rappresentare la specificità della sociologia.
L’immaginazione sociologica
Questa appartenenza sociale presuppone la capacità di identificare la “società” con un’identità a sé stante. Si tratta di un’operazione che richiede un notevole lavoro di astrazione; consiste nel rintracciare all’interno di ciò che si offre alla nostra osservazione – persone, eventi, situazioni –, la presenza di norme, istituzioni status ed altre realtà simili.
Il sociologo statunitense Charles Wright Mills (1916 – 1962) chiama questa capacità immaginazione sociologica. Secondo Mills è la capacità di vedere e valutare il contesto dei fatti storico-sociali all’interno del quale l’esperienza degli esseri umani acquista significato e può essere valutata.
Secondo l’autore sono due le implicazioni di questa capacità immaginativa:
- Saper collocare gli eventi in un determinato contesto sociale; consente di intervenire sulle cognizioni spesso superficiali che l’uomo tende ad elaborare su sé stesso e sull’ambiente in cui vive, mostrando come ogni affermazione o giudizio sulla realtà umana sono sempre contestualizzati in riferimento a una specifica struttura sociale.
- La capacità di “educare” le persone a leggere le proprie esperienze individuali con maggiore lucidità, cogliendo in esse l’emergere di temi e problemi di interesse pubblico.
Cioè, in tutte quelle situazioni in cui le persone avvertono la sensazione di perdere il controllo della propria vita, l’immaginazione sociologica permette all’individuo di trasformare il disagio in consapevolezza attiva, capace di orientare il suo pensiero e il suo agire in direzioni ragionevoli.
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