domenica 22 marzo 2020

Le tre grandi rivoluzioni


La nascita e i primi sviluppi della sociologia possono essere come una sorta di “autocoscienza” della modernità, cioè come il modo in cui la società occidentale cercò di rappresentare sé stessa dopo le tre grandi rivoluzioni, che ne avevano scosso le fondamenta. In ambito culturale, politico ed economico.

 La Rivoluzione scientifica
 La rivoluzione scientifica fu una fase di straordinario sviluppo della scienza, che si sviluppò a partire dal 600. Gli storici descrivono il sorgere della scienza moderna, quando gli sviluppi in matematica, fisica, biologia, chimica trasformarono la visione della società riguardo alla natura.
 La Rivoluzione scientifica è un portentoso movimento di idee che, a partire dall'opera di Copernico e Keplero, acquista nel Seicento i suoi caratteri qualificanti nell'opera di Galileo, trova i suoi filosofi – per aspetti differenti – in Bacone e Cartesio, ed esprime la sua più matura configurazione nell'immagine newtoniana dell'universo orologio. Negli anni che corrono tra Copernico e Newton muta l'immagine dell'universo, ma cambiano anche le idee sulla scienza, sul lavoro scientifico e sulle istituzioni scientifiche, sui rapporti tra scienza e società e tra sapere scientifico e fede religiosa.

 La Rivoluzione francese
 La Rivoluzione francese fu un periodo di radicale e a tratti violento sconvolgimento sociale, politico e culturale occorso in Francia tra il 1789 ed il 1799. Essa fu descritta dal pensatore francese Alexis
De Tocqueville, come una rivoluzione che non ha cercato solo quale fosse il diritto particolare del cittadino francese, ma quali fossero i diritti e i doveri generali degli uomini in materia politica.
In breve, la Rivoluzione francese segna il passaggio da leggi stabilite da un sovrano a leggi perfettibili create dall’accordo tra individui che si riuniscono; leggi scaturite dalla volontà dei soggetti.
Valori, l’uguaglianza dei cittadini, la libertà d’opinione, la superiorità assoluta della legge, affermati con chiarezza nella Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789) costituiscono il fondamento della convivenza civile, delle sue norme, delle sue funzioni e del suo valore.

 La Rivoluzione industriale
 La Rivoluzione industriale fu un processo di evoluzione economica ed industrializzazione della società che da sistema agricolo-artigianale-commerciale divenne un sistema industriale moderno caratterizzato dall’uso generalizzato di macchine azionate da energia meccanica e dall’utilizzo di nuove fonti energetiche (combustibili fossili).
Essa comportò ad una profonda ed irreversibile trasformazione
sistema produttivo fino a coinvolgere il sistema economico nel suo insieme e l’intero sistema sociale.
Nacque così la classe operaia; sorse anche il capitalista industriale, imprenditore proprietario della fabbrica. Si modificano i tradizionali legami sociali e vengono stravolte consolidate modalità di vita e di intersezione tra le persone.
La Rivoluzione industriale obbligò la cultura a ripensare su nuove basi il problema della convivenza civile, delle sue norme e dei suoi valori.

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