lunedì 27 aprile 2020

Interazionismo simbolico

L’espressione “sociologia comprendente” si ispira a prospettive sociologiche che condividono l’impostazione weberiana, la quale vede l’azione sociale come oggetto proprio dell’indagine sociologica, e tendono a indirizzare le loro analisi verso fenomeni sociali di grandezza ridotta (microrealtà), come le interazioni quotidiane tra gli individui.

Intorno agli anni Trenta del ‘900 nasce una corrente di pensiero: l’interazionismo simbolico.

L’espressione la si deve al sociologo statunitense Herbert Blumer (1900-1987) che ha definito con precisone gli assunti chiave della prospettiva interazionista in sociologia:
  • gli esseri umani si comportano in base ai significati che le cose hanno per loro
  • questi significati sono il frutto di un processo di interpretazione che si sviluppa nel corso dell’interazione tra le persone.

Pone l'accento sulla creazione dei significati nella vita e nelle azioni umane, sottolineando la natura pluralistica della società, il relativismo culturale e sociale delle norme e delle regole etiche e sociali e la visione del Sé come socialmente strutturato. La teoria si occupa soprattutto dell'interazione sociale che ha luogo nella vita quotidiana della gente e la si può ritenere una teoria microsociologica.


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