lunedì 11 maggio 2020

Qualcuno volò sul nido del cuculo

Film
Qualcuno volò sul nido del cuculo (One Flew Over the Cuckoo's Nest) è un film del 1975 diretto da Miloš Forman.
È tratto dal romanzo omonimo di Ken Kesey, pubblicato nel 1962 e tradotto in italiano nel 1976 da Rizzoli Editore. L'autore scrisse il libro in seguito alla propria esperienza da volontario all'interno del Veterans Administration Hospital di Palo Alto, in California.

Titolo originale                       One Flew Over the Cuckoo's Nest
Lingua originale                      inglese
Paese di produzione              Stati Uniti d'America
Anno                                       1975
Durata                                     133 min
Genere                                    drammatico


Analisi e confronto con
  • Ognuno nel manicomio ha una personalità quasi stereotipica (l’iperattivo, l’attaccabrighe, l’altruista, l’eccentrico, ecc.)
  • Il protagonista cerca di estrarre i suoi compagni dal ruolo che ricoprono quasi in trance sotto l’effetto dei farmaci. In questo modo i malati mentali possono assumere una personalità diversa dalla maschera della malattia che portano.
  • Il protagonista riesce a convincere alcuni dei suoi compagni che le infermiere sopprimono le loro menti per controllarle, facendo dire e fare ai pazienti ciò che vogliono. Io la vedo come una specie di redenzione nella società patriarcale di quei tempi. Infatti, c’è totale disinteresse da parte degli infermieri maschili. Le infermiere costringono i pazienti a parlare di ciò di cui non vorrebbero parlare, finendo per sminuirli e sopprimerli fisicamente e psichicamente.
  • Il protagonista, rapendo o salvando, dipende dai punti di vista, i malati, li porta nel mondo esterno. Li spinge a conoscere e fare nuove esperienze, a scoprire sé stessi in assenza di medicine e in assenza di infermieri tirannici. Le nuove esperienze fanno crescere i malati e il protagonista stesso. I malati imparano a pescare, a svolgere un incarico, a lavorare in gruppo ed essere autonomi.
  • Il personaggio di origine indiana sordomuto in realtà ha finto sin dall’inizio di esserlo. Notando il pericolo del manicomio, ha finto di avere questa disabilità per sfuggire agli infermieri. Ha assunto un comportamento diverso, ha indossato una maschera. Ha applicato l’effetto drammaturgico delle scienze umane, comportandosi in modo differente in base alle situazioni.




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